"SORBO '80"

ORIGINI : IL NOME

Abbiamo letto e sentito, qui intorno, tante dottissime voci ( storici locali, sindaci, frati studiosi, preti-ricercatori ) tutte tendenti a trovare una legittimazione al nome di questo o di quel paese; una puntigliosa ricerca etimologica, a volte seria, spesso stiracchiata, in qualche caso umoristica, per stabilire l’origine di un nome.

Giuseppe Gattinara, storico della sua città, impiega alcune pagine per dimostrare che Tagliacozzo, in definitiva, significa roccia spaccata; il nostro amico padre Livio Addari ( di madre sorbese ma nato a Corcumello ), fa derivare il nome del suo paese da quello leggendario di Corico in Lidia, ingentilito da suffisso mello, perché l’insieme risulti una piccola Corico della Marsica; gli storici di Avezzano se la passano peggio, dibattuti tra un assurdo Ave, Jane!,cioè un invocazione a Giano, che mai fu usata dai latini per “battezzare” una città, e altri terribili sforzi interpretativi; Scurcola ricerca in radici germaniche, ma anche tardo-latine, l’etimologia del proprio nome, che si attaglia bene alla sua posizione di sentinella, guardia, insomma scolta.

Sorbo fortunatamente, non ha questi problemi, perché – derivando pari pari dal latino sorbus – significa propriol’albero che abbonda qui, i cui frutti, maturi o fatti seccare infilati come funghi, abbiamo tutti mangiato: si mangiano ancora?

A conferma della onesta, paesana e campestre origine di questo nome, ricordo che, a diciott’anni (cioè l’anno scorso), pensando al paese dei miei genitori, svolsi una piccola inchiesta, scrivendo ai Podestà di Sorbo di Montella (Avellino), Sorbolo (Parma), Sorbolongo (Pesaro), Sorbo San Basile (Catanzaro), Sorbo Serpico (Avellino); ebbene, tutti mi comunicavano che nel loro paese esistevano i sorbi, che mangiavano le sorbe e che il nome del Comune aveva quella origine. Serietà di storico.


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